Se in pista ha iniziato il 2025 nella veste di inseguitore, fuori dal tracciato Max Verstappen non può lamentarsi. La stella della Red Bull si è presentato ai nastri di partenza della nuova stagione con due titoli: quello di campione del mondo (siamo già a quota quattro), e quello di pilota più pagato del Circus (per la terza volta di fila).
Chi sono i piloti più pagati della Formula 1
Nel 2024, grazie a una stagione da record – conclusa con 19 vittorie su 22 gare – il pilota olandese ha incassato secondo Forbes 75 milioni di dollari (60 di ingaggio e 15 di bonus). Cifra che potrebbe essere quasi “doppiata” dalla faraonica offerta che gli sarebbe arrivata sul tavolo dal Fondo sovrano dell’Arabia Saudita (Pif), in trattativa per rilevare il team Aston Martin del magnate canadese Lawrence Stroll.
Per avere Max al volante il fondo sarebbe pronto a garantirgli uno stipendio da 300 milioni di dollari per tre anni (2026-28), ossia 100 milioni a stagione. Ingaggio che gli permetterebbe di staccare definitivamente gli altri inseguitori. Uno su tutti: il sempiterno Lewis Hamilton, che nel 2024 ha guadagnato 57 milioni di dollari (55 di ingaggio e 2 di bonus). Cifra che non ha spaventato la Ferrari che, pur di vestirlo di rosso, gli ha garantito un contratto potenzialmente più ricco rispetto a quello che percepiva in Mercedes, in particolare guardando alla voce bonus. Secondo Forbes, potrebbe addirittura superare Verstappen e tornare in cima alla classifica.
Un investimento “suicida” considerando la sua età, 40 anni, ma “geniale” leggendolo in ottica di marketing e di brand. In pochi mesi dall’annuncio del suo arrivo in Ferrari, la società ha stretto diverse e importanti nuove partnership. Tra queste, quelle con Ibm, UniCredit e Hp. Con quest’ultima Maranello ha strutturato una title partnership – che ha portato quindi anche al cambio nome in ‘Scuderia Ferrari Hp’ – dal valore di circa 100 milioni di dollari a stagione, ossia la cifra più alta in assoluto nel mondo della Formula 1, insieme all’accordo tra Oracle e Red Bull. Peraltro, secondo Sponsorlytix, la prima foto ufficiale di Hamilton in tuta Ferrari ha generato introiti per i brand esposti pari a 400mila euro.
C’è però un dato da attenzionare: con l’arrivo del sette volte campione del mondo, la rossa ha staccato con decisione le altre scuderie in termine di monte ingaggi, avvicinandosi sensibilmente ai 100 milioni di dollari. Grazie al rinnovo contrattuale firmato proprio lo scorso anno, Charles Leclerc ha più che raddoppiato il suo stipendio: da 15 a 34 milioni di dollari. Cifra alla quale andranno aggiunti i bonus, che nel 2024 si sono attestati a 12 milioni.
Particolare invece la distribuzione dei guadagni di Lando Norris. Nel 2024 il pilota della McLaren si è posizionato sul gradino più basso del podio con 35 milioni di dollari grazie soprattutto alla voce bonus, che si è attestata a 23 milioni, quasi il doppio rispetto ai 12 previsti dallo stipendio. Praticamente la metà rispetto all’ingaggio garantito dall’Aston Martin a Fernando Alonso: 24,5 milioni di dollari. Per lui, invece, sono stati “solo” 3 i milioni garantiti dai bonus, per un totale di 27,5.
Chi sono i più ricchi
I ‘vecchietti’ Hamilton e Alonso sono ancora i Re Mida di questo sport. E i loro patrimoni lo dimostrano. Il pilota inglese secondo la ‘Rich List’ del 2024 del Sunday Times vanterebbe infatti una ricchezza di 350 milioni di sterline, circa 410 milioni di euro, frutto di investimenti diversificati in diversi settori. Dall’immobiliare, con proprietà nella sua Londra, a Montecarlo, New York e Los Angeles (tanto per citarne alcune), al food, con NotCo, azienda che produce carne di origine vegetale e la catena di ristoranti Neat Burger – progetti che ha lanciato rispettivamente con l’ex campione di tennis Roger Federer e la stella del cinema Leonardo Di Caprio. Diversi anche gli investimenti nello sport, come la sua quota all’interno dei Denver Broncos, squadra della Nfl. Hamilton, inoltre, è molto attivo in termini sociali, ne è un esempio il suo impegno all’interno della Fondazione Mission 44 (un chiaro richiamo al suo storico numero), alla quale ha già donato circa 20 milioni di sterline da quando è stata fondata, ossia dal 2020.
Alonso, invece, secondo le ultime stime, vanterebbe un patrimonio di circa 230 milioni di euro. Cifra frutto di una carriera più che ventennale nel mondo dello sport (il suo esordio in Formula 1 risale al 2001 al volante della Minardi). Accanto agli stipendi, il pilota spagnolo ha anche accumulato significativi guadagni grazie a contratti di sponsorizzazione con alcune delle aziende più prestigiose al mondo. Durante la sua carriera ha collaborato infatti con brand come Banco Santander, TAG Heuer, Europcar, Silestone, Ing, Chandon, Adidas, e Bang & Olufsen, solo per citarne alcuni.
Verstappen si deve ‘accontentare’ solamente del terzo gradino. La rivista Quote l’ha infatti inserito nel 2024 nella lista degli uomini più ricchi d’Olanda grazie a un patrimonio di 210 milioni di euro, diventando peraltro il più giovane olandese a comparire in classifica. Oltre all’ingaggio e ai bonus incassati dalla Red Bull, Verstappen deve parte della sua fortuna agli introiti dalle sponsorizzazioni, come ad esempio quelle con EA Sports, Heineken, Tag Heuer, l’azienda informatica Exact e il marchio AlphaTauri. Contratti che potrebbero passare in secondo piano qualora si dovesse concretizzare l’operazione Arabia Saudita – Aston Martin. Ma questo è un altro discorso. Almeno per ora.
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