Forte del rinnovo contrattuale fino al 2031 a circa 27 milioni di dollari l’anno, il Gp d’Italia di Formula 1 è l’evento sportivo più ricco a livello nazionale, capace da solo di generare 340 milioni di euro di benefici economici, come evidenziato dal rapporto Jfc commissionato dal comune di Monza. Il più antico autodromo al mondo (1922) a ospitare una gara di Formula 1 fa i conti però anche con le necessità che il 2025 gli pone dinanzi: se infatti è difficile ipotizzare un ulteriore incremento di spettatori (lo scorso anno 335.421 complessivi), la leva per aumentare i profitti è quella di incrementare i paddock club, le aree riservate a formule pacchetti per tifosi/turisti che beneficiano dell’evento sportivo in abbinata ad altri servizi.
In vista del 7 settembre, Monza riadatterà la grande sala stampa affacciata su corsia box e rettilineo a una più remunerativa area hospitality, mentre in zona Ascari sarà predisposta un’ulteriore tribuna da 1200 posti: sfruttando l’effetto Hamilton-Ferrari, le proiezioni degli organizzatori attestano già tra il 70 e l’80% in più la quota di tagliandi venduti in prevendita rispetto allo scorso anno, quando la prelazione fu comunque attivata 5 mesi dopo. Il report sui dati 2024 racconta che chi ha soggiornato sul territorio (al 60,5% turisti stranieri) ha avuto una permanenza media poco inferiore alle 3 notti: in termini assoluti, i benefici diretti nel settore accomodation è stato di 14,4 milioni di euro (75mila presenze nel settore alberghiero, 51mila nelle extra alberghiere).
Cifra che sale oltre i 40 milioni di euro per la ristorazione. A ciò si aggiungono 6,6 milioni per gli esercizi commerciali e 38 milioni per gli ambiti connessi all’evento (merchandising, incassi espositori, bigliettazione). Una macchina complessa come quella del Gp di Monza (primo tra gli eventi Siae, davanti a Eicma), genera ricadute sul territorio in termini di forza lavoro (4,9 milioni) e nuova spesa sul territorio (3,6 milioni), con 121 milioni di soli spazi pubblicitari e quasi 39 di innalzamento del brand value dell’aggregato Monza-Autodromo.
Le prenotazioni registrate per il Gp di Monza
È interessante notare che il 25,9% delle prenotazioni registrate sul territorio (Monza, Brianza, Milano, altre province lombarde) è composto da coppie, il 22,6% da famiglie con bambini, mentre il gruppo di amici si è attestato al 21,5% del totale. Si tratta per il 35,2% di turisti tra i 18 e i 29 anni, davanti ai 30-39enni che rappresentano il 17,8% del totale, così che l’identikit del turista medio è di 37 anni e 3 mesi.
Se il 64,3% di chi ha raggiunto Monza per il Gp è straniero, il 54,4% di quella quota è ascrivibile alle sole Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Germania. Il raffronto tra i dati 2024 e quelli del 2023 dice di un incremento di fatturato del 19,3% per il settore alberghiero e del 6,1% dell’extra alberghiero: partecipare al Gp di Monza è solo la metà dell’esperienza, almeno per il 49,8% degli spettatori. Tutti gli altri hanno unito all’evento sportivo anche la visita di Milano (20%, dato che arriva al 36,3% se si considerano solo i turisti stranieri), a seguire il centro storico di Monza (7,7), mostre e musei sul territorio (5,2%) con marginali escursioni sul Lago di Como (0,6%).
Correlata all’indice di gradimento, anche la capacità del Gp di fidelizzare le visite: solo il 41,1% di chi ha raggiunto Monza per l’ultima bandiera a scacchi lo ha fatto per la prima volta. Tutti gli altri, c’erano già stati negli anni precedenti e – a fronte di un 36,6% di indecisi – il 48,5% ha manifestato interesse a tornare nel 2025.
© Riproduzione riservata