L’andamento dei tassi di interesse sui mutui continua a essere un tema centrale per chi desidera acquistare casa. Dopo un lungo periodo caratterizzato da tassi elevati, il 2025 si è aperto con un calo sensibile del costo del denaro, favorito dalla politica monetaria della Bce che ha portato il tasso di riferimento al 2,5%. Questo orientamento di politica monetaria ha reso più accessibile il credito, soprattutto per i mutui a tasso variabile, che nel corso dell’ultimo anno hanno registrato una discesa significativa. Tuttavia, il tasso fisso rimane ancora la scelta privilegiata dai consumatori, grazie alla sua maggiore stabilità.
«L’allentamento in tema di politica monetaria attuato dalla Bce a partire da giugno scorso ha permesso ai tassi di interesse dei mutui di calare sensibilmente rispetto all’inizio del 2024, in particolare per quanto riguarda i mutui a tasso variabile», spiega Nicoletta Papucci, direttore Marketing di MutuiOnline.it. Se nel marzo 2024 il Tan medio per un mutuo variabile si attestava intorno al 4,84%, oggi si è scesi fino al 3,66%, con un risparmio considerevole sulle rate mensili. Anche il tasso fisso ha seguito un andamento simile, stabilizzandosi su una media del 2,87%.
Il calo dei tassi si è tradotto in offerte più vantaggiose da parte delle banche, con istituti come Intesa Sanpaolo, WeBank e Crédit Agricole che propongono mutui green a tasso fisso con Tan inferiori al 2,50% (Taeg compreso tra il 2,55 e il 2,68%), garantendo una rata più sostenibile rispetto ai mesi precedenti. Guardando alle proposte per la città di Milano per un dipendente privato quarantenne con reddito di 3mila euro mensili e importo finanziato di 100mila euro per un immobile del valore di 150mila euro, nell’ambito dei mutui tradizionali spicca l’offerta di Crédit Agricole con Tan al 2,62% (Taeg al 2,93%) che permette di ottenere una rata mensile di circa 535,77 euro su un importo di 150.000 euro a 20 anni. Per chi preferisce il tasso variabile, Banco Bpm propone una soluzione con Tan al 3,54%, consentendo di partire con una rata di poco inferiore ai 570 euro, ma con la prospettiva di una progressiva riduzione nei prossimi mesi.
Chi opta per un mutuo a tasso fisso oggi può contare su condizioni decisamente migliori rispetto al passato recente, con tassi che in alcuni casi sono inferiori persino a quelli registrati prima del rialzo del costo del denaro iniziato nel 2022. «Anche il tasso di interesse dei mutui fissi ha subito un leggero calo nella prima parte dello scorso anno, per poi stabilizzarsi attorno a un valore medio del 2,90% da settembre (ora è al 2,87%)» prosegue Papucci sottolineando che «l’andamento dell’Irs, indice di riferimento per il tasso fisso, è più complicato da prevedere, soprattutto alla luce di una situazione di mercato imprevedibile come quella che stiamo attraversando».
Nonostante la riduzione della forbice tra mutuo a tasso fisso e variabile, la scelta degli italiani si concentra ancora in modo schiacciante sul primo. Secondo i dati di MutuiOnline.it, il 99,6% dei clienti nel 2025 ha optato per la sicurezza di una rata costante, senza il rischio di oscillazioni legate all’andamento dei mercati finanziari. Questa preferenza trova spiegazione non solo nella stabilità offerta dal fisso, ma anche nel fatto che, nonostante il calo, il tasso variabile continua a presentare rate mediamente più alte.
Tuttavia, lo scenario potrebbe mutare nei prossimi mesi. Secondo le stime di MutuiOnline.it, la differenza tra le due tipologie di finanziamento potrebbe ridursi ulteriormente fino ad annullarsi entro l’estate, rendendo il variabile una scelta più appetibile per chi vuole approfittare di tassi più bassi nel lungo periodo. Il trend sarà determinato da diversi fattori, tra cui le decisioni della Bce, l’andamento dell’Euribor – che secondo le curve futures potrebbe scendere fino al 2% verso settembre – e la strategia degli istituti di credito nell’applicazione degli spread.
Un segmento di particolare interesse è quello dei mutui green, dedicati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica o alla riqualificazione edilizia. Questi finanziamenti offrono condizioni ancora più vantaggiose rispetto ai mutui tradizionali, con Tan mediamente inferiori di 30-40 punti base. «La stragrande maggioranza dei consumatori continuerà nelle prossime settimane a optare per la stabilità del tasso fisso, che nel caso dei mutui green offre inoltre condizioni economiche ancora più favorevoli», evidenzia Papucci. Attualmente, infatti, si trovano offerte di mutuo green a tasso fisso con un Tan che arriva al 2,57%, permettendo un risparmio di circa 22 euro al mese rispetto a un mutuo standard con gli stessi parametri.
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