In attesa dell’annuncio del nuovo ceo, previsto entro giugno, Stellantis sta vivendo un momento complesso, certificato dalla raffica di tagli delle stime per l’anno in corso. A pesare è la questione dazi e non solo. Ubs oggi ha declassato il titolo a “neutrale”, quasi dimezzando il prezzo obiettivo da 16 a 8,8 euro, superiore comunque ai 7,8 euro a cui viaggia attualmente il titolo. La decisione arriva in risposta all’introduzione della tariffa automobilistica del 25% negli Stati Uniti lo scorso 2 aprile, che ha colpito duramente l’intero comparto automotive.
Da inizio anno il titolo Stellantis ha perso circa il 38% di valore in Borsa.
Il gruppo automobilistico italo-francese risulta vulnerabile, dato che circa il 35% dei suoi veicoli venduti negli Usa sono importati e quindi esposti direttamente ai nuovi dazi. A peggiorare la situazione contribuisce la perdita di quote di mercato, ormai costante da diversi trimestri. Secondo gli analisti, a differenza dei suoi competitor, Stellantis subirà perdite operative in Nord America e flussi di cassa negativi. Preoccupa inoltre la revisione al ribasso delle previsioni per il 2025-2026, tagliate di circa il 50%, a causa dei risultati del mercato nordamericano. Gli esperti stimano un deflusso di cassa netto superiore a 2 miliardi di euro nel 2025, con la possibilità di un flusso di cassa libero ancora più negativo in uno scenario di produzione ridotta.
La scorsa settimana Stellantis ha reso noto che le consegne consolidate per il primo trimestre dell’anno sono state circa 1,2 milioni di unità, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per la minor produzione in Nord America (-20%) in conseguenza dei prolungati periodi di vacanze a gennaio, e in Europa per l’impatto della transizione verso i nuovi modelli. Un elemento positivo, a detta di Ubs, è rappresentato dall’attuale scarso utilizzo della capacità produttiva negli Stati Uniti (circa il 50%), che potrebbe facilitare il ricollocamento della produzione dal Messico e dal Canada, sebbene questa operazione richiederebbe significativi investimenti.
A rivedere al ribasso la valutazione su Stellantis sono stati oggi anche gli analisti di Equita che hanno deciso di ridurre il target di prezzo sulle Stellantis del 21% a 11 euro complice soprattutto la doccia fredda del tonfo del 20% delle consegne in Nord America nel primo trimestre del nuovo anno. Ancora più netta la sforbiciata decisa da Intermonte, che ha abbassato del 37% il prezzo obiettivo a 8,5 euro.
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