Le polizze catastrofali, le cosiddette Cat Nat, il cui obbligo è stato rinviato a ottobre per le medie imprese e a gennaio per le micro imprese, riguarderà chi prima chi dopo circa 4,5 milioni di aziende. Dalle palestre ai ristoranti, dai negozi agli hotel, tutte le imprese italiane si devono adeguare alla normativa, entrata in vigore con l’inizio del mese, dopo la cancellazione dell’emendamento per posticiparla, e che prevede l’obbligo di sottoscrivere una copertura contro le catastrofi naturali. L’imposizione riguarda tutte le attività con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale (ad esclusione delle imprese agricole) per cui è prevista l’iscrizione nel registro delle imprese. Tra queste, le microimprese rappresentano più del 90% del campione e sono proprio loro, stando ad una recente indagine commissionata da Facile.it, ad avere la più bassa propensione a sottoscrivere prodotti assicurativi per tutelarsi dalle calamità naturali. A settembre 2024, l’indagine rilevava che il 92% delle microimprese intervistate non aveva alcun tipo di copertura contro le calamità naturali oggetto d’obbligo assicurativo, mentre il 3% era coperto solo parzialmente. La situazione era leggermente migliore tra le piccole imprese, dove la percentuale di chi era completamente scoperto scendeva al 45%, con ancora molte aziende non coperte nel Sud Italia e nelle Isole. Le ragioni dietro alla bassa diffusione di polizze catastrofali sono principalmente economiche: il 34% dei rispondenti, corrispondente a circa 1,4 milioni di imprese, ha dichiarato che il costo delle polizze è uno degli ostacoli principali.
Quanto costa assicurarsi?
Per calcolare i costi, Facile.it ha elaborato alcune simulazioni prendendo in esame 5 diverse attività commerciali (ristorante, hotel, laboratorio di confezioni/abbigliamento, palestra, negozio di alimentari) in tre diverse città: Milano, Roma e Palermo.
Per l’attività di ristorazione è stato considerato un immobile da 300.000 euro con attrezzatura di valore pari a 100.000 euro; con queste caratteristiche, il premio annuale per sottoscrivere un’assicurazione Cat Nat a Milano è pari a 343,50 euro, valore che diventa 401 euro a Roma e 469 euro a Palermo.
Le quotazioni per l’hotel salgono, in virtù di valori assicurati più elevati: in questo caso un immobile dal valore di 1 milione di euro e attrezzatura per 500.000 euro. La struttura posizionata a Milano deve mettere a budget un costo annuale pari a 703,5 euro, a Roma 720,5 euro, mentre a Palermo 1.033,5 euro.
Per il laboratorio di confezioni/abbigliamento (fabbricato 600.000 euro, attrezzature 300.000 euro), il premio annuo è pari a 482 euro a Milano, 462,50 euro a Roma e 572,50 euro a Palermo.
Il negozio fronte strada di alimentari, con un fabbricato da 300.000 euro e attrezzature da 150.000 euro, deve far fronte ad un costo pari a 370,50 euro a Milano, 377 euro a Roma e 422 euro a Palermo.
Per la palestra, infine, i premi variano dai 468 euro di Roma ai 609 euro di Palermo fino ai 651 euro di Milano; in questo caso sono stati assicurati un immobile da 500mila euro e attrezzature da 600.000 euro.
I premi delle polizze Cat Nat dipendono da diversi fattori, tra cui il rischio territoriale, la probabilità di eventi catastrofici e la vulnerabilità dei beni assicurati. Altri fattori che influiscono sul prezzo sono la tipologia di attività, la posizione dell’immobile e le politiche tariffarie delle compagnie assicurative. Gli esperti di Facile.it precisano che anche la collocazione dell’attività, come la sua ubicazione ai piani superiori o inferiori, può influenzare l’importo della polizza.
Sebbene al momento non siano previste sanzioni pecuniarie per le aziende che non sottoscrivono la polizza, queste non potranno beneficiare di agevolazioni o contributi pubblici. In caso di evento catastrofico, inoltre, le imprese non assicurate potrebbero trovarsi ad affrontare da sole i danni subiti, senza poter fare affidamento sugli indennizzi statali.
Occhio a franchigie, massimali e coperture escluse
Quando si sceglie una polizza catastrofale, è fondamentale prestare attenzione ad alcuni aspetti. È importante verificare le coperture offerte, le eventuali esclusioni, i massimali e le franchigie. La legge stabilisce che le polizze Cat Nat coprano specifici eventi naturali, come sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Altri fenomeni atmosferici, come grandine, trombe d’aria e bombe d’acqua, non sono oggetto dell’obbligo e per coprirli sarà necessario sottoscrivere garanzie aggiuntive. Inoltre, alcune specifiche vanno prese in considerazione, come il fatto che la frana è coperta solo se l’evento avviene in modo “rapido”; se il fenomeno si sviluppa in modo graduale, invece, non è coperto. Esclusi dalla polizza sono anche le mareggiate, le slavine, le valanghe. Infine, non è possibile assicurare edifici abusivi e non a norma.
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