Il mercato del credito privato continua la sua espansione, spinto dalla necessità degli investitori di diversificare il portafoglio e generare reddito, oltre che dalla crescente domanda di finanziamenti alternativi da parte delle imprese. Un fenomeno particolarmente evidente nel middle market, dove le banche tradizionali, a causa di vincoli normativi, hanno ridotto la concessione di credito, aprendo spazi a nuovi operatori finanziari, come evidenzia Richard T. Miller, group managing director, cio e chairman investment committee private credit group di TCW
Le Tariffe Usa, l’Impatto sull’Inflazione e l’impennata dell’M&A
Come evince Miller, le politiche tariffarie della nuova amministrazione americana avranno un effetto dirompente, aumentando la pressione inflazionistica. Dopo anni di globalizzazione orientata alla riduzione dei costi di produzione, si prospetta un sistema caratterizzato da spese maggiori. Tuttavia, il mercato si adatterà progressivamente a questo scenario. Dal punto di vista del credito, le banche dovranno valutare con attenzione la capacità delle imprese di trovare fornitori alternativi per mantenere operatività e competitività.
Inoltre, attualmente vi è un’enorme quantità di capitale disponibile sia nel private equity che nel private credit. Le società di private equity sono sotto pressione per concludere transazioni e restituire capitale ai propri investitori, il che potrebbe portare a un incremento delle operazioni di M&A. Tuttavia, il nodo centrale sarà il livello dei multipli a cui queste transazioni verranno effettuate. Dopo oltre un decennio di tassi bassi e multipli in crescita, il nuovo contesto pone sfide significative. Nonostante ciò, emergono opportunità interessanti per investitori in equity e credito.
Default e Rischi di Mercato
Nel settore del private credit, la contabilizzazione dei default risulta più lenta rispetto ai mercati pubblici, dove le valutazioni sono giornaliere. Il fenomeno delle rettifiche contabili ha permesso a molte imprese di evitare di dichiarare insolvenze, limitando il numero ufficiale di default. Inoltre, la crescente diffusione di prestiti covenant-light ha ridotto le protezioni per i creditori, abbassando i tassi di default ma potenzialmente riducendo i tassi di recupero nel lungo periodo.
Le partnership tra fondi e banche e il direct lending
Le joint venture tra banche e gestori di private credit rappresentano un’interessante alternativa per gli investitori. Dopo la crisi finanziaria globale, i prestiti nel middle market sono stati dominati dagli operatori di private equity, ma chi desidera diversificare l’allocazione nel private credit dovrebbe guardare oltre questo ambito. Le partnership tra banche commerciali e private credit offrono l’accesso a una piattaforma di origination differenziata, caratterizzata da una clientela fidelizzata e soluzioni di finanziamento innovative.
Intanto, Il direct lending rimane un’opportunità significativa per gli investitori, soprattutto in un contesto di tassi volatili e incertezza economica. Tuttavia, la selezione del gestore diventa cruciale: la capacità di affrontare scenari complessi e gestire rischi a lungo termine farà la differenza nelle performance future. Per molte società del middle market, il direct lending rappresenta una delle poche alternative per ottenere capitale, rendendo ancora più strategica la scelta del partner finanziario.
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