Sono sempre più propensi al rischio e alla ricerca di nuove opportunità, anche in mercati di nicchia. Gli investitori istituzionali a livello globale stanno cambiando il loro approccio per far fronte ai cambiamenti macroeconomici e geopolitici in corso. In un contesto di generale trasformazione e di volatilità dei mercati, lo stesso panorama degli investimenti sta mutando e anche le strategie si stanno così evolvendo verso l’adozione di soluzioni più specializzate, con una crescente attenzione ai mercati privati e agli investimenti a impatto sociale. A fotografare la situazione è l’EQuilibrium Global Institutional Investor Survey di Nuveen, che ha coinvolto 800 investitori con un totale di 19mila miliardi di dollari in gestione.
Real Estate e Infrastrutture tornano un rifugio sicuro
In un contesto di incertezze, gli investitori stanno tornando a concentrarsi su real estate e infrastrutture. La crescita è evidente, con il 50% degli investitori che prevede di aumentare le allocazioni in infrastrutture nel 2025, contro il 35% nel 2024. Nel real estate, il 37% degli investitori ha in programma di incrementare gli investimenti. Particolare attenzione è riservata ai data center, con il 65% degli investitori che punta ad aumentare gli investimenti in queste strutture legate all’infrastruttura digitale, alimentata dalla crescente domanda di cloud computing e intelligenza artificiale. Gli immobili e le infrastrutture sono diventati poi scelte prioritarie, in parte per la loro capacità di proteggere dall’inflazione, ma anche per le opportunità di rendimento a lungo termine che offrono.
Mercati Privati: la Nuova Frontiera
Il cambiamento più significativo riguarda inoltre l’espansione dei mercati privati, con il 66% degli investitori intenzionati ad aumentare le allocazioni nei prossimi cinque anni. I settori del private equity e del private credit sono i principali destinatari di questa attenzione crescente. Negli ultimi anni, il 90% degli intervistati ha allocato capitale in private equity o private credit, in forte aumento rispetto al 45% del 2021. Questo riflette la crescente fiducia nei mercati privati come strumento di diversificazione e protezione dalla volatilità dei mercati pubblici.
Gli assicuratori e l’investimento sostenibile
Gli assicuratori – rileva ancora la ricerca di Nuveen – stanno spostando la loro attenzione su strategie di investimento che promuovono sostenibilità e impatto positivo. Con il 93% degli assicuratori che integra criteri Esg nelle proprie scelte, il settore sta adattando i propri portafogli per rispondere a nuove esigenze, con il 55% che ha separato una parte del proprio capitale per gli investimenti a impatto. Questi investimenti non solo cercano rendimenti, ma anche un beneficio concreto per la società e l’ambiente. In questo senso, la sostenibilità si conferma non solo uno dei pilastri della transizione energetica ma anche e soprattutto un’occasione di investimento e di crescita per chi sa approcciarla senza ideologie.
Sostenibilità e transizione energetica: un approccio pragmatico
Non a caso, gli investitori stanno adottando un approccio sempre più pragmatico alla transizione energetica. Sebbene il 73% riconosca che la sicurezza energetica a breve termine dipenda da un mix di fonti tradizionali e rinnovabili, l’impegno verso la sostenibilità rimane forte. Il 44% degli investitori ha già fissato l’obiettivo di zero emissioni nette, con il 25% che prevede di farlo nei prossimi 12 mesi. Il focus è anche sul riciclo, la gestione delle risorse idriche e la riduzione dei rifiuti, aree che stanno diventando sempre più centrali.
Investimenti “nature-based”: un settore emergente
Anche se la perdita di biodiversità è considerata uno dei rischi economici principali, solo una parte limitata degli investitori sta ancora integrando strategie nature-based nei loro portafogli. Tuttavia, cresce l’interesse verso soluzioni che vanno oltre la mera sostenibilità, con il 79% degli investitori focalizzati su strategie per mitigare il degrado ambientale, come la gestione delle risorse idriche e il riciclaggio.
“Dall’analisi di contesto emergono tre temi chiave. In primo luogo, gli investitori stanno considerando come partecipare al prossimo ciclo del real estate; inoltre, i mercati privati avranno un ruolo sempre più importante nella costruzione dei portafogli, con quasi il 40% degli investitori alla ricerca di una più ampia selezione di asset manager che aiutino ad aumentare queste allocazioni; e infine, all’interno del comparto assicurativo, un segmento di clientela che presenta sfide e obiettivi unici, gli intervistati hanno indicato sia un maggiore interesse per la sofisticatezza e la specializzazione nei mercati privati rispetto allo scorso anno, sia una maggiore attenzione all’impact investing rispetto ad altri investitori“, ha dichiarato Harriet Steel, Global Head of Institutional di Nuveen.
Gli investitori istituzionali stanno dunque navigando una fase di trasformazione, in cui si combinano la ricerca di rendimenti a lungo termine, l’adozione di mercati privati e un forte impegno verso la sostenibilità. L’interesse per le infrastrutture, gli investimenti a impatto sociale e la crescente attenzione verso la sostenibilità segnano un cambiamento che promette di ridefinire il futuro dei portafogli istituzionali. Con l’orientamento a una maggiore specializzazione e a un approccio più diversificato, gli investitori sono pronti a rispondere alle sfide di un mondo finanziario sempre più complesso.
© Riproduzione riservata