Gli orologi da polso segnano l’ora della stabilità. E sul quadrante inizia a prendere forma uno scenario sempre più favorevole. Nonostante le incertezze del quadro socio-economico internazionale e l’incognita dell’inflazione sempre in agguato, il mercato italiano dei segnatempo mantiene la propria stabilità: nel 2024 il settore ha registrato un giro d’affari in linea con l’anno precedente, per un valore di poco inferiore ai 2 miliardi di euro. La stima è stata elaborata elaborata da NielsenIq & Gfk per Assorologi sulla base della analisi comparativa delle diverse fonti di informazione disponibili.
Secondo l’indagine “Consumer 2024” dedicata al consumatore italiano indipendentemente dal canale d’acquisto, nel nostro Paese gli orologi acquistati sono circa 5,3 milioni (in leggero calo, dello 0,7%, rispetto al 2023), con una modesta contrazione a valore (1,28 miliardi, -1,5% sul 2023). L’indagine “Retail”, dedicata al solo canale delle orologerie (indipendentemente dalla nazionalità dell’acquirente), evidenzia un mercato stabile da 3,9 milioni di pezzi per un valore di 1,1 miliardi di euro (-2,2%).
Dall’indagine sui consumatori, in particolare, emerge la sostanziale tenuta delle vendite di orologi, oramai stabilizzate da circa due anni, nonostante un contesto generale difficile, gravato dalle incertezze sulla tenuta del quadro sociale, politico ed economico e da dinamiche di consumo frenate. Dopo tre anni di flessione, cresce il canale online (35,4% a quantità, 25,6% a valore), che tuttavia non sembra in grado di tornare agli alti livelli raggiunti in periodo Covid (2020), quando fu sfiorato il 40% a quantità con un 30% a valore. Perde invece terreno il canale delle gioiellerie, che in ogni caso si conferma il più importante per il settore (43% a quantità contro il 47% del 2023, e 56% a valore contro il 64% del 2023).
“Dopo anni in cui l’inflazione ha inciso sul potere d’acquisto, la stabilizzazione dei prezzi apre scenari più favorevoli. Tuttavia, il consumatore resta cauto, con una propensione all’acquisto ancora condizionata da fattori esterni – dall’andamento dell’economia alle dinamiche sociali e politiche internazionali – che ne frenano le scelte”, ha affermato Marcello Borsetti, presidente di Assorologi. “È evidente – ha proseguito – che il settore non soffre di una crisi d’identità, bensì di un contesto che ne limita la piena espressione in termini di volumi d’affari. La costanza dei consumi, pur in questa fase attendista, conferma il ruolo dell’orologeria come segmento di riferimento nel mondo degli accessori personali, capace di mantenere il proprio fascino e la propria rilevanza nel tempo”
Tra i principali gli elementi che influiscono sull’acquisto dei segnatempo cresce nettamente il fattore design (che pesa per il 34% sulla scelta), mentre la marca (27%) perde quota in misura significativa e il prezzo (25%) resta stabile.
Si consolida al contempo lo smartwatch, il dispositivo digitale che fa storcere il naso ai puristi dell’orologeria e ai fan della meccanica di precisione. L’oggetto in questione risulta peraltro sempre più smarcato da caratterizzazione di genere e di età che lo contraddistinguevano in passato sui mercati. Ora, infatti, lo smartwatch è posseduto in misura pressoché eguale da uomini e donne e si sta diffondendo in misura evidente presso classi di età più mature. Gli acquisti 2024 di smartwatch sono stimati in circa 2,4 milioni di pezzi sostanzialmente in linea con l’anno precedente (-0,3%).
Si conferma prevalente e stabile rispetto al 2023 il canale online, dal quale passa il 52% degli atti di acquisto, con la consolidata leadership di Amazon (37%), seguita dal sito della specifica marca pwe l’8%, da altri siti di e-commerce per 3%, dai siti di negozi per il 2% e dalle aste online, 1%. Gli acquisti “fisici” sono effettuati prevalentemente presso il canale dell’elettronica (27%), mentre resta marginale il ruolo delle orologerie tradizionali (5%) e dei negozi monomarca (5%).
“Il mercato dell’orologeria dimostra una notevole resilienza, mantenendo stabilità nelle sue dimensioni fondamentali. Nonostante un contesto macroeconomico complesso e segnato da incertezze, il settore conferma la sua solidità, a testimonianza di un interesse e di un valore che il consumatore continua a riconoscere all’orologio. Allo stesso tempo, le aziende continuano a investire in innovazione attraverso lo sviluppo di nuovi materiali, design e tecnologie, elementi chiave per rafforzare ulteriormente l’attrattività del prodotto”, ha concluso Borsetti a commento dei recenti dati di settore.
© Riproduzione riservata