Lo studio Deloitte evidenzia un fatturato mondiale di 6.030 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2022-2023. Sul podio si confermano Wal-Mart, Amazon e Costco. Per il gruppo della famiglia Caprotti un’esordio in classifica grazie alla forte crescita.
Sono quattro i big player italiani che primeggiano tra le aziende Top 250 del retail a livello mondiale: EssilorLuxottica, Conad, Coop ed Esselunga.
La classifica, stilata nella nuova edizione dello studio Deloitte, mette in luce una crescita generale dei ricavi con le imprese che cercano di compensare un calo della domanda attraverso efficienza operativa e implementazione di nuove tecnologie.
Secondo il report, i maggiori 250 retailer mondiali hanno generato un fatturato di 6.030 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2022-2023, segnando una crescita annuale del 3,6% (in calo rispetto all’8,3% dell’anno precedente).
Il fatturato dei primi dieci retailer contribuisce al 34,9% del valore complessivo della Top 250. Negli ultimi due anni, le prime posizioni sono rimaste invariate: sul podio si confermano Wal-Mart, Amazon e Costco. Il gruppo con la crescita maggiore è invece Aldi, che sale in 7° posizione.
La Top 10 registra una crescita anno su anno del 4,9%, con una redditività in aumento nonostante le difficoltà globali dell’ultimo periodo.
Concentrando lo sguardo sulle aziende italiane, EssilorLuxottica è la prima della lista, al 48° posto; seguono Conad (62°), Coop (76°), Esselunga (125°), Prada (246°). Per quest’ultima si tratta di un nuovo ingresso in classifica, con una crescita del 12,1% nell’anno 2023. EssilorLuxottica figura inoltre tra le 20 aziende a più rapida crescita.
Un quadro positivo alla luce del fatto che i retailer stanno affrontando uno scenario economico complesso, caratterizzato da un calo della domanda dei consumatori. Gli sforzi si stanno concentrando quindi sul raggiungimento di una maggiore efficienza operativa tramite investimenti in automazione, un controllo degli stock e un’integrazione delle pratiche di sostenibilità per crescere in resilienza e profittabilità. Il settore si sta trasformando attraverso tecnologie avanzate. Queste innovazioni migliorano l’efficienza operativa e creano esperienze personalizzate basate sui dati, aumentando la fedeltà dei consumatori. Gli investimenti in AI e automazione rivoluzionano produttività, esperienze dei clienti ed efficienza in generale.
Gli operatori stanno poi aumentando i margini, ed esplorando nuove opportunità di crescita oltre alla vendita al dettaglio tradizionale. I media network retail stanno crescendo rapidamente, con una spesa pubblicitaria prevista superiore a 165 miliardi di dollari entro il 2025. Inoltre, le piattaforme tech-based supportano le piccole imprese con approfondimenti sui dati e servizi di consegna, generando nuovi flussi di entrate.
“L’analisi sia dei nuovi entranti che dei 20 più rapidi rivela un evidente spostamento verso i rivenditori al dettaglio discount, poiché i consumatori cercano valore” spiega Evan Sheehan Retail and Distribution leader di Deloitte Global. “Mentre la cautela tra i consumatori è una sfida familiare, una nuova generazione di acquirenti sta anche riscrivendo le regole di coinvolgimento, chiedendo ai rivenditori di adattarsi ai loro comportamenti e alle loro esigenze in evoluzione. Guardando al futuro, i rivenditori dovrebbero imparare a incontrare i loro clienti e a creare connessioni in modi entusiasmanti e innovativi”.
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