Sembravano essere uno dei pochi asset non intaccati dalla crisi degli ultimi giorni, ma oggi è stata la volta anche dei bitcoin e delle criptovalute.
I dazi, annunciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo scorso 2 aprile, hanno provocato uno dei più rovinosi crolli dei mercati degli ultimi anni, ma fino a venerdì gli asset digitali avevano registrato solo lievi deflussi. La giornata di oggi invece si è aperta come un lunedì nero: il valore delle criptovalute è crollato, e non è stata risparmiata neanche la “meme coin” Official Trump. Il contesto delle cripto, del resto, era già stato raffreddato dall’annuncio della creazione di una riserva strategica statunitense non supportata da fondi statali.
Il crollo dopo la crescita spinta da Trump
La capitalizzazione di mercato totale di tutte le criptovalute è scesa di circa l’11%, attestandosi a 2,5 trilioni di dollari, più o meno al livello in cui si trovava quando Trump ha suggellato la sua vittoria, secondo i dati di CoinGecko. Il valore del Bitcoin, negli ultimi mesi, aveva superato i 100mila dollari. La crescita degli ultimi mesi era stata spinta dallo stesso presidente Trump, che aveva annunciato che gli Stati Uniti sarebbero diventati la “capitale delle criptovalute del pianeta”. Il giorno del suo insediamento, infatti, il valore del Bitcoin aveva raggiunto i 109mila dollari.
Trump si era poi esposto in prima persona, annunciando il lancio prima della propria criptovaluta, la “meme coin” Official Trump, che oggi ha perso quasi il 10%, e poi di una stablecoin agganciata all’andamento del dollaro.
Questa mattina però il brusco risveglio: Bitcoin è crollato sotto i 75mila dollari per la prima volta dal 7 novembre, scendendo di circa il 10%, prima di riprendersi leggermente. I dati di Coinglass mostrano che nelle ultime 24 ore sono state liquidate scommesse rialziste sulle criptovalute per un valore di circa 1,2 miliardi di dollari, il valore più alto da inizio dicembre. Anche Ethereum è scesa del 17% a 1,48 dollari, toccando i minimi da ottobre 2023.
Le incertezze del 2025
Le criptovalute si confermano un investimento molto volatile, soggetto a repentini crolli e rapidi recuperi. Nel corso degli ultimi mesi, caratterizzati da una generale positività, avevamo assistito anche a delle perdite: a febbraio, Bybit (exchange di criptovalute) aveva subito un attacco hacker che aveva comportato il furto 1,5 miliardi di dollari in Ethereum.
Il mese scorso inoltre il mercato aveva accolto con freddezza l’annuncio, da parte dell’Amministrazione Trump, della creazione di una riserva strategica a base di criptovalute. In particolare non era stato apprezzato il fatto che lo stock di bitcoin dovesse provenire da asset confiscati dalle autorità nei procedimenti civili e penali, e non da nuovi finanziamenti statali.
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